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Honda NC 750 X DCT, una moto di successo.

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(di Rino Scarpato) La crosstourer  del sol levante, fa da apripista ad una nuova categoria di moto, quelle con cambio automatico, che c’è da scommetterci saranno sempre di più diffuse ed apprezzate e prestazionali.

Quando Honda sforna un nuovo modello è quasi sempre un successo, e la NC700 X/S presentata nel 2012 lo è stato. Nella classifica delle 10 moto più vendute, è seconda solo alla enduro BMW R 1200 GS .

Con l’inizio del“ 2014”,  arriva la nuova versione della NC , stessa “carrozzeria”  ma cilindrata maggiore. Con la NC 750 X DCT siamo di fronte ad una rivisitazione della 700 , solo qualche modifica, poche ma di sostanza.

745 cc  e 55 cv, i nuovi numeri che tradotti in prestazioni fanno maggiore fluidità di marcia e corposità ai bassi.

La vera chicca sta nel cambio DCT , a doppia frizione, rivisto nella gestione elettronica.

Non ci sono più cambiate inattese in piena curva in modalità  Drive,  la centralina si “adatta” se così possiamo dire ai diversi modi di guidare, i cambi marcia si avvertono appena e con innesti naturali.

Equilibrio tra fluidità e progressione sono la caratteristica della nuova NC750 X DCT, versione  che abbiamo provato che si differenzia dalla naked S, più bassa e dall’aspetto più grintoso.

Giusta altezza da terra , sella ampia, ma un po’ dura, pedane ben posizionate  ma troppo sottili, leva freno regolabile, strumentazione essenziale, con caratteri troppo piccoli e riflessi fastidiosi, forse legati all’inclinazione dell’unico display, manubrio largo il giusto, frecce troppo massicce  e dall’aspetto inconsueto, cupolino dalla funzione solo estetica con  limitata protezione dal vento, assenza di un vero parafango posteriore, fatto che favorisce l’accumularsi di sporco.

Questi in sintesi i lati positivi e negativi  di una moto che punta su guidabilità e consumi  (quasi 28 KM/L nel ciclo misto), da record, con una autonomia di circa 400 KM grazie al serbatoio da 14 litri.

 

 

 

 

Se vogliamo cavillare  il calore che si avverte a destra, all’altezza della caviglia destra , nelle giornate più calde infastidisce un po’, una paratia o un finto carter agevolerebbe il confort di guida sempre molto elevato. L’assenza di vibrazioni anche in alto, ed il suono dello scarico appagante , invogliano a guidare senza  nervosismo godendosi il panorama.

la facilità di guida ha un effetto rilassante a vantaggio dell’attenzione da destinare tutta alla strada, che si affronta  come se si fosse alla guida di moto di classe e cilindrata superiore. Anche il prezzo , euro 7990 f.c. ,  dopo averla portata a spasso tra città e autostrada,  non appare esagerato.

Altro discorso per gli accessori borse, top case,cavalletto centrale,leva cambio,manopole riscaldate,cupolino maggiorato,antifurto,  il cui costo appare un tantino elevato. E’ comunque  disponibile una NC750 X full optional al prezzo di 9900  f.c , ovviamente parliamo del modello con cambio DCT che costa 1000 euro in più dell’equivalente allestimento con frizione manuale.

La forcella , si comporta bene. Affonda in modo progressivo e controllato, dimostrando una inaspettata solidità, anche il mono posteriore  assorbe le asperità con disinvoltura.  da valutare il comportamento a pieno carico.

I freni, con pinze Nissin,  non paiono  promettere prestazioni super , vista l’essenzialità dell’impianto, il doppio disco sarebbe auspicabile. L’ABS da sicurezza senza essere invadente.

Buona la sensazione in curva con appoggio sempre sicuro anche ad andatura allegra.

I 7 cv acquistati rispetto alla “vecchia” 700 e l’incremento di coppia che passa da 60 a 68 Nm a 4.750 giri/min, bastano per rendere ancor più intrigante una moto già abbastanza  a punto nella precedente versione

La NC 750 X DCT continuerà certamente a crescere nelle preferenze dei centauri vecchi e nuovi e  la voglia di utilizzare il cambio DCT difficilmente sarà superabile, almeno  nell’uso cittadino ed a medio raggio, e  probabilmente  non ne faranno più a meno .

Ringrazio Michael Waage Myhre,  collaboratore di uno dei più vecchi concessionari di Milano,  appassionato   conoscitore di moto di ieri e di oggi per l’apporto fornitomi nella realizzazione del test.

 

Rino Scarpato

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