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L’ANNO DELLA MISERICORDIA

FRANCESCO

 

IL PAPA APRE LA BOLLA DEL GIUBILEO STRAORDINARIO

(di Cinzia Guerra)E’ un documento di tredici pagine e sembra una enciclica.

L’Anno Santo si aprirà l’ 8 dicembre 2015 e terminerà nel novembre del 2016.

Esso sarà all’insegna della misericordia e l’evento sarà “unicamente spirituale” e si prefigge due obiettivi principali, il primo è quello di incoraggiare alla misericordia, il secondo auspica un ritorno dei fedeli e dei preti al confessionale perché troppo disertati.

Infatti, Papa Francesco vuole che il sacramento della confessione riprenda slancio proprio grazie a questo evento.

Tra le altre preoccupazioni del Pontefice i costi ingiustificati che potrebbero pesare sull’Anno Santo perché nulla deve avere a che fare con il businnes e soprattutto con delle ingiustificate grandi opere.

Tra gli obiettivi più importanti quello relativo all’assoluzione dei peccati che non sarà concessa solo andando a Roma, passando attraverso le porte sante delle basiliche di S. Pietro e Paolo Fuori le Mura, S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore, ma si potrà ottenerla anche nelle diocesi dei cinque continenti, sebbene si prevedano moltissimi fedeli che arriveranno a Roma.

Tra i momenti informativi “clou” è prevista la lettura da parte di  Bergoglio di alcuni passaggi della bolla con gli aspetti più salienti e caratteristici del Giubileo.

Dal punto di vista dell’organizzazione a breve partiranno due missioni, una interna al Vaticano supportata da mons. Fisichella e l’altra mista, con il governo italiano, la Regione e il Comune di Roma.

La conversione, ribadisce il Papa, deve raggiungere tutti soprattutto per combattere e sconfiggere  la corruzione: “piaga putrefatta della società e un grave peccato che grida al cielo e che mina la vita personale e sociale e inoltre impedisce di guardare al futuro con speranza”.

Infine nella Bolla ritroviamo una bella immagine che fa riflettere un po’ tutti noi: “La misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre  e di una madre che si commuovono fino dal fondo delle viscere per il proprio figlio”.

E allora grazie S. Padre per queste belle parole.

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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