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Vertice UE sull’immigrazione. Tutto come prima

 

migranti

(Foto da il primatonazionale.it)

(Mauro Carabelli)Il governo  festeggia come positivo l’accordo raggiunto a Malta nel vertice UE sull’immigrazione. Ma si tratta di un successo o dell’ennesimo inconcludente eterno ritorno  di soluzioni aleatorie rifilate a un Paese troppo acquiescente nei confronti dell’Europa a trazione francotedesca? Sulla base di ciò che effettivamente accadrà, non tanto sulle ottimistiche visioni del premier Conte e del ministro dell’Interno Lamorgese, la bozza di documento, perché ancora di questo si tratta – che richiama a un successivo documento e chissà per quanto altro ancora – di fatto,  l’Italia rimarrà sola a sobbarcarsi il peso dell’immigrazione incontrollata, né più né meno come prima. Infatti, i punti chiave del documento “bozza” sottoscritto dai ministri dell’interno maltese Michael Farrugia, francese Christophe Castaner, tedesco Horst Seehofer e la nostra Luciana Lamorgese, prevedono sì delle “novità” come l’assistenza nei confronti di chi sbarca non più a carico del Paese d’approdo ma di quello d’accoglienza. Ma ci rifilano poi aria fritta  soprattutto quando si ipotizza una rotazione dei porti di sbarco, però solo su base “volontaria” e senza specificarne, per ora, le quote o quando si prevede un meccanismo di redistribuzione “in tempi rapidi” ma dei soli richiedenti asilo che sbarcano in Italia o in altro paese costiero (c’è da indovinare quale) esclusivamente raccolti dalle Ong o dalle navi militari.  Indovinate quindi chi dovrà  accollarsi tutti gli altri clandestini, migranti economici,  sprovvisti della “patente” di profugo o che approdano sulle nostre coste autonomamente, e che sono la stragrande maggioranza?

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Mauro Carabelli

Giornalista

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