La prima esperienza giornalistica nata nel corso di laurea di Scienze della Comunicazione alcuni anni addietro si chiamava “Giost”, giornale studentesco. Aveva una redazione di trenta studenti, desiderosi di pratica giornalistica, curiosi abbastanza, attenti a tutto ciò che li circondava. Come succede ovunque, il ciclo degli studi fortunatamente si chiude e altre iniziative nascono e si sviluppano con estrema rapidità. Ora si è riproposta questa esigenza e si riparte con una nuova testata: “ InsubriaPress ”.
Si tratta di un giornale che nasce dalle aule dell’Insubria, ma si pone come strumento di osservazione senza confini di territorio, di argomenti, di osservazione, di narrazione, di analisi e critica in ogni campo del sapere, del conoscere e del fare.
Le risorse non sono molte, ma il bisogno di esprimersi evidentemente non si esaurisce semplicemente con i social network. Viviamo una particolare e sofferente fase della nostra storia e il bisogno di riflettere e di comprendere la complessità economica, sociale, culturale ed esistenziale non si consuma con un twitt.
No siamo mossi da grandi ambizioni e nessuno si immagina come futuro Montanelli o Fallaci. Siamo sospinti dal desiderio di affinare esperienze descrittive, analitiche e critiche. Per queste ragioni abbiamo pensato di non chiudere la collaborazione verso chiunque senta questo desiderio di contribuire a generare sempre qualcosa di migliore. Dunque si propone collaborazione non solo a studenti e docenti dell’Insubria e di altre università, ma a giovani e adulti di altre realtà, ovunque si trovino e comunque sia orientato il loro pensiero. Pensiamo di farlo con spirito obiettivo, pluralista, autonomo, democratico, con la sobrietà e il brio che la responsabilità e la scrittura ci consentono.
Franz Foti
