(Licia Barletta) Il campo in cui la gelosia si afferma in modo più prepotente, è l’amore. Da molti la gelosia è addirittura giustificata e definita come sua naturale conseguenza: in sua assenza non c’è amore, e quando l’amore è autentico fa nascere un senso di possesso nei confronti della persona amata, una sorta di gelosia “sana”. La gelosia sana non esiste, è una mancanza di sicurezza e di stabilità per vivere serenamente un rapporto. Questa mancanza, può sfociare in forme patologiche e avere risvolti tragici: aumentano sempre di più i delitti passionali e i casi di stalking che riempiono le pagine di cronaca nera.
Un amore in cui prevarica la gelosia è un continuo tormento. La persona vittima di questo possesso sarà costretta a giustificarsi continuamente per alleviare quel senso di dolore e insicurezza dell’altro, che continuerà a permanere finchè quest’ultimo non colmerà le sue mancanze con l’affermazione e la completezza della sua persona.
Sano è un amore che non toglie nulla a nessuna delle due parti, è un arricchimento, e per viverlo è necessario che le due parti siano complete di per sé.
Scrive Michel Reynaud nel suo libro “L’amore è una droga leggera”: “L’innamorato non può provare sempre piacere; pretendere una cosa simile sarebbe un’errore. Però può continuare ad amare e a godere senza soffrire eccessivamente, poiché ha tutte le carte in regola per farlo. Possiamo inebriarci di vita e, soprattutto, d’amore dopo aver imparato a evitare l’ebrezza suicida. Non è semplice, certo; ma neppure l’amore lo è…”
L’amore non può solo farci sentire meravigliosamente bene, ma scendere a compromessi non vuol dire accettare la forma patologica dell’altro alleviandola fino a farla scomparire: non è questo il compito della persona amata. Il suo compito, in amore come nella vita, è essere felice e rendere felice la persona amata liberamente ed essendo semplicemente se stessa, senza doversi giustificare per le insicurezze altrui.