0

La storia di “Philomena”

philomena

Un film incentrato sulla forza del perdono, tratto da una storia vera

(Licia Barletta) È recentemente uscito nelle sale cinematografiche il film “Philomena”, del regista Stefhen Frears.In Irlanda una giovane donna ospite in un convento, Philomena – interpretata da Judi Dench, vincitrice del premio Oscar per l’interpretazione della Regina Elisabetta in “Shakespeare in Love” – resta incinta. Le suore non lasciano autonomia e libertà di scelta alle ragazze che ospitano, le quali sono costrette a duri lavori o, nel caso vogliano abbandonare la struttura, a pagare una cospicua cifra di denaro. Il figlio verrà sottratto a  Philomena  insieme alla possibilità di decidere della sua vita e del destino di suo figlio. Ma lei continuerà a cercarlo sempre, pensando a lui ogni singolo giorno.

La speranza di ritrovarlo diviene viva a distanza di cinquant’anni quando Philomena incontra un giornalista, Martin Sixsmith, interpretato da Steve Coogan, disposto a raccontare l’eccezionale vicenda. Il suo approccio è inizialmente cinico e professionale, interessato solo al beneficio economico che potrà trarre dalla pubblicazione del relativo articolo. Tale cinismo verrà travolto dallo stretto contatto con questa donna che porta avanti la sua ricerca disperata, senza pretese, rancori e arroganza nei confronti di nessuno, ma con un’unica richiesta: “Voglio parlare di mio figlio, me lo hanno strappato via, e io lo cerco da cinquant’anni.”

Ed è proprio questo l’aspetto che colpisce di più nel  film: la determinazione intrecciata alla forza del perdono. Pur avendo subito ingiustizie durante tutto il corso della sua vita e pur non ricevendo risposte alle  sue semplici ed educate domande, Philomena riesce a non fare suoi questo male e questa indifferenza che la circondano. Vedere il male ma non condividerlo anzi allontanarlo e non assorbirlo in noi è il grande insegnamento di  “Philomena” la cui grande fede e forza spirituale l’aiuteranno a vivere sempre coerentemente con questi valori.

 

Share Button

Mauro Carabelli

Giornalista

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *