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RENZI NEI PENSIERI DEGLI ALTRI

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(di Kenji Albani) Matteo Renzi, Firenze, 11 gennaio 1975, è il nostro Primo ministro, Premier, Presidente del consiglio dei ministri o come preferite chiamarlo. Fatto sta che è lui il primo cittadino d’Italia. Da sindaco di Firenze, una città antica e bellissima, è diventato ora il rappresentante di tutti gli italiani agli occhi del mondo.

Ex scout, ex arbitro, ex concorrente de La ruota della fortuna, ora governa il paese. Ma è adatto a governarlo? E soprattutto, piace agli italiani?

Secondo alcuni è una persona arrogante e ambiziosa, che ha letteralmente divorato la popolarità di Pier Luigi Bersani, prendendone il posto. Certo bisogna dire che di ambizione ne ha avuta tanta se dal municipio di Firenze è passato a palazzo Chigi. Una persona molto sicura di sé, e spesso tanta sicurezza diventa arroganza.

Una volta Beppe Grillo ha detto che il governo attuale è di centro, è la resurrezione della DC, dato che Renzi, avendo il passato di democristiano, è alleato con l’NCD di Angelino Alfano, pure lui con un passato di democristiano. Questa è l’unica dichiarazione di Grillo con cui concordo: Renzi è di centro, non è di sinistra. Ma lui da un colpo alla botte e uno al cerchio: a volte dice di essere di sinistra, poi dice che non vuole che il PD diventi il Partito Comunista 2.0. Il ministro Maria Elena Boschi, naturalmente renziana, ha dichiarato che fra Fanfani e Berlinguer preferisce il primo. E poi dicono di essere di sinistra…

Alcuni hanno votato Renzi “perché è il meno peggio”, altri perché è stato generoso a dare gli 80 Euro in più nelle buste paga degli italiani. Queste due dichiarazioni sono da analizzare una alla volta: la prima indica che Renzi è un giovane pulito dalla corruzione, che non si è compromesso con i vecchi politici di tutti gli schieramenti e che può dare speranza ai giovani italiani; la seconda mostra che noi italiani ci facciamo comprare con i regali. Corruzione?

Si possono dire tante cose su Renzi, il quale, pur essendo un quarantenne, è già un politico a tutto tondo. Ma è emblematico che il responsabile economico del PD, Stefano Fassina, lo critichi sempre perché, secondo lui, il programma economico di Renzi non è abbastanza di sinistra. L’unica volta in cui lo ha elogiato è stato quando il PD ha stravinto le elezioni europee del 25 maggio 2014… e l’ho elogiato pure io.

Ricordo il maggio 2014 perché andavo in palestra e dopo essermi allenato davo un’occhiata alle notizie sui giornali del bar della palestra. All’epoca avevo un problema personale con la Lega Nord e non vedevo l’ora che ai leghisti fosse data una sonora lezione. Quando dopo il 25 maggio vidi i risultati delle elezioni a livello provinciale e mi accorsi che il PD aveva superato di molto la Lega Nord seppur la nostra provincia abbia una tradizione di destra fui intimamente grato a Matteo Renzi.

Renzi non è quindi di sinistra, ma sotto il suo governo c’è stata prima l’operazione Mare Nostrum e poi Triton, operazioni umanitarie in cui la Marina militare ha salvato dall’annegamento le migliaia di immigrati che lasciano l’Africa e il Medio Oriente per una vita migliore. Se può subire critiche per quanto riguarda le sue decisioni in fatto di economia e lavoro, chi è antirazzista non può che essergli grato.

Matteo Renzi, si possono dire tantissime cose su di lui… e finora ne ho dette poche… ma io ho inquadrato il personaggio grazie alla satira di Maurizio Crozza. Ho un buon ricordo di una sua scena in cui l’imitatore genovese impersona da una parte un Matteo Renzi vestito da imperatore romano, dall’altra un Maurizio Landini che si crede un gladiatore romano, simbolo di un popolo diseredato e oppresso dal capitalismo di Renzi. Crozza ha la virtù di sintetizzare i personaggi della scena politica con più fedeltà rispetto a tanti opinionisti.

Matteo Renzi dice di essere di sinistra. Facciamolo contento.

 

21/12/14

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Mauro Carabelli

Giornalista

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